giovedì 12 maggio 2011

La vita che vorremmo

Un quesito esistenziale di estrema importanza... 
Il ragionarci troppo potrebbe essere controproducente e potrebbe farci perdere quelle mille occasioni che si presentano sotto i nostri occhi.
Io sono molto selettiva e quindi tendo ad escludere, a volte aprioristicamente, alcune situazioni e/o persone.
Ultimamente capita sempre più spesso di ricevere consigli sul fatto di non lasciar scappar via tante occasioni o quantomeno di non sottovalutarle, dato che potrebbero risultare vincenti per la nostra vita.
Questo va a modificare la logica  di questo post... 

Io l'ho pensata così: in amore siamo cresciute sperando nell'incontro con un principe azzurro in cui ritrovare la perfezione dell'essere uomo e, ancor peggio, la sua idealizzazione secondo i nostri canoni di donna. Dopo le prime esperienze e le prime batoste si tende a credere e a sostenere che il principe azzurro non esiste... E' una nostra fantasia, ovvio che non esiste. :-)
 Una cosa credo di averla imparata: io non so che caratteristiche deve avere il mio compagno di vita (mi piace definirlo in questo modo, perché corrisponde alla mia percezione dell'amore) però ho capito ed ho ben chiaro, nel mio cuore e nella mia mente, cosa NON VOGLIO da lui.
E questo mi sta aiutando a non idealizzare gli altri e a concentrarmi di più sulla tutela della mia integrità.

Questa immensa premessa per dire che, forse è il caso, nella ricerca di un posto nella società, si abbia ben chiaro cosa NON VORREMMO entrasse nella nostra vita; questo aprirebbe la strada a tutto ciò che non avremmo mai preso in considerazione nei nostri schemi precostituiti di vita idealizzata... 

Un bacio sincero


Nessun commento:

Posta un commento