martedì 4 novembre 2014

Lo chiamano (sur)riscaldamento globale

Negli anni ho cominciato a sentire frasi quali:
non esistono più le mezze stagioni!
Non si sa più come vestirsi! 
Meglio vestirsi a strati o, ancor meglio a cipolla!

Negli ultimi  due/ tre anni invece si sente dire:
Le stagioni si sono spostate nel tempo! 
Non ci si capisce più niente!
A luglio con la felpa, ad ottobre al mare!

Per tutte queste affermazioni c'è purtroppo un'unica spiegazione:
i cambiamenti climatici causati solo ed esclusivamente da un uso forsennato ed irrazionale delle risorse di questo splendido pianeta.

Da anni si dice che è imperativo cambiare il nostro modo di consumare le risorse e quindi anche degli stili di vita: gli allarmi sullo scioglimento dei ghiacciai, sull'innalzamento delle acque dei mari, sui ghiacciai perenni delle nostre montagne che stanno via via scomparendo,  e potrei continuare ancora. Li avete mai ascoltati? O avete solo alzato le spallucce pensando ad un branco di esaltati?
Ormai ci siamo. La Natura, come è giusto che sia, sta cercando di ristabilire l'equilibrio del suo ecosistema che noi le abbiamo distrutto in pochi secoli.

A differenza dei cosidetti "esaltati" e catastrofisti, io voglio invece essere più positiva e propositiva.
Quel che è fatto è fatto ormai, ma noi possiamo dare il via oggi stesso al cambiamento per preservare questo nostro splendido Pianeta, per noi, per i nostri figli e per le altre generazioni che avranno la fortuna di venire al mondo.

Lo slogan dice: Pensiamo Global, agiamo Local.
Io dico: Osserviamo ciò che ci circonda e cambiamo ciò che non ci piace !

Buon cambiamento a tutti!




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