martedì 11 novembre 2014

Da qualche parte si deve pur cominciare

L'avventura londinese e' gia' giunta al sesto mese... Mesi intensissimi, a volte anche troppo ma avro' di che raccontare questo Natale vicino al caminetto acceso con un bel calice di vino rosso.

Non si puo' racchiudere in un solo post la complessita'della ricerca del lavoro a Londra. Lavori qualificati, non qualificati, temporanei, stagionali, ognuno merita un discorso a parte e si possono trovare pareri discordanti ovunque. Stasera sono qui a scrivere, piuttosto, di un aspetto di cui sono venuta a conoscenza una volta arrivata.
Come molti sanno, in questo Paese e' molto diffuso il sistema delle referenze per cui il potenziale datore di lavoro contatta il tuo precedente referente per avere maggiori informazioni su di te... Ebbene si', ogni mondo e' Paese, ma almeno qui e' tutto trasparente ed ha un senso cercare di capire chi si sta per assumere nella propria azienda.

Per noi poveri immigrati quale puo' essere la soluzione? Ce ne sono ovviamente diverse ma quella che mi sono sentita ripetere spesso da quando sono arrivata e' di scegliere la via del volontariato... 
Da qualche parte si deve pur cominciare no? Ed io ho cominciato da li'. Si pensa a tutto in questo Paese; c'e' un sito governativo interemante dedicato, date un' occhiata per credere:

Da qui ho cominciato, cercando attivita' piu' vicine alle mie inclinazioni. Ho scoperto, mio malgrado le lentezze del sistema e le difficolta' che uno straniero con una conoscenza buona ma non ottimale della lingua puo' incontrare.
Dopo un breve scoraggiamento mi sono ripetuta:
"Da qualche parte si deve pur cominciare no?"
Ho abbassato un po' il tiro, temporaneamente sia chiaro, ed ho subito trovato un charity shop pronto ad accogliermi per fare volontariato nel proprio negozio.Sta andando benissimo, e' un percorso di crescita tanto umana quanto professionale indescrivibile e da qui devo ripartire per salire al gradino successivo.

Surfando sul web ho scoperto che la ricerca del volontariato e' praticamente un lavoro, leggete per credere:http://www.theguardian.com/voluntary-sector-network/2014/aug/13/how-to-become-a-charity-trustee


Beh...tante informazioni tutte insieme, forse per stasera puo' bastare!:-)

Un bacio sincero 

martedì 4 novembre 2014

Lo chiamano (sur)riscaldamento globale

Negli anni ho cominciato a sentire frasi quali:
non esistono più le mezze stagioni!
Non si sa più come vestirsi! 
Meglio vestirsi a strati o, ancor meglio a cipolla!

Negli ultimi  due/ tre anni invece si sente dire:
Le stagioni si sono spostate nel tempo! 
Non ci si capisce più niente!
A luglio con la felpa, ad ottobre al mare!

Per tutte queste affermazioni c'è purtroppo un'unica spiegazione:
i cambiamenti climatici causati solo ed esclusivamente da un uso forsennato ed irrazionale delle risorse di questo splendido pianeta.

Da anni si dice che è imperativo cambiare il nostro modo di consumare le risorse e quindi anche degli stili di vita: gli allarmi sullo scioglimento dei ghiacciai, sull'innalzamento delle acque dei mari, sui ghiacciai perenni delle nostre montagne che stanno via via scomparendo,  e potrei continuare ancora. Li avete mai ascoltati? O avete solo alzato le spallucce pensando ad un branco di esaltati?
Ormai ci siamo. La Natura, come è giusto che sia, sta cercando di ristabilire l'equilibrio del suo ecosistema che noi le abbiamo distrutto in pochi secoli.

A differenza dei cosidetti "esaltati" e catastrofisti, io voglio invece essere più positiva e propositiva.
Quel che è fatto è fatto ormai, ma noi possiamo dare il via oggi stesso al cambiamento per preservare questo nostro splendido Pianeta, per noi, per i nostri figli e per le altre generazioni che avranno la fortuna di venire al mondo.

Lo slogan dice: Pensiamo Global, agiamo Local.
Io dico: Osserviamo ciò che ci circonda e cambiamo ciò che non ci piace !

Buon cambiamento a tutti!




venerdì 3 ottobre 2014

Home sweet home

Venerdì sera a casa perché hai troppi pensieri che ti ronzano in testa. Vorresti fare mille cose, non sai da dove iniziare e poi ad un tratto volgi lo sguardo fuori dalla tua finestra, al primo piano di una accogliente casetta vittoriana, e vedi la giornata arrivare al tramonto.
London, at home.


E' ormai il crepuscolo e la malinconia ti assale... la tua voglia  e la tua energia scompaiono lì dove cielo e terra si incontrano, scomparendo tra i comignoli londinesi.
Ok, la  giornata è andata alla grande, l'intera settimana è stata positiva ma quando realizzi che è venerdì  e che sta cominciando un altro weekend senza amici ma soprattutto senza nipoti , senza mamma, babbo e neppure tuo fratello (seppur, anche a 30 anni, non c'è un istante in cui non si litiga!!!)
....
Solo allora capisci che l'unico posto in cui vorresti trovarti in questo momento è a casa tua, con loro, lontana da tutta questa follia di vita che ci vede correre e rincorrere la felicità, verso una meta che non può che essere al focolare con gli unici affetti della tua vita.


Un bacio sincero,

venerdì 2 maggio 2014

Spelling Alphabet

Questione di spelling! Ad ogni Paese il suo:

Questo è della Nato, noto anche come alfabeto militare, usato nel mondo anglosassone: http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_fonetico_NATO

Qui sotto c'è anche lo spelling, provate a scrivere il vostro nome:


Senza tralasciare il nostro alfabeto telefonico: http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_telefonico_italiano

Operazione National Insurance Number

E ci risiamo... Sono di nuovo fuggita dall'Italia per ovvi motivi di ricerca della felicità e di auto-realizzazione.
E quale meta migliore di Londra (per me viene sempre dopo la Francia, ma intanto impariamo l'inglese!) :-D

Dopo la prima settimana di fuoco, passata alla ricerca di un' accomodation, finalmente posso iniziare a cercare lavoro. Primo passo, capire come ottenere il Nin, il National Insurance Number dove verranno versati i contributi e pagate le tasse. 
Il sito di riferimento è questo: https://www.gov.uk/apply-national-insurance-number

Pochi semplici passaggi: chiamare per prendere appuntamento, recarsi all' interview per dimostrare di essere proprio noi ed attendere che arrivi il nin a casa.

Io sono al primo punto: trovare il coraggio di chiamare e fare figuraccia! 
Vi farò sapere


Un bacio sincero

venerdì 10 gennaio 2014

Libri e cibo: un'accoppiata perfetta!!!

Oggi pomeriggio ho vagato sul web alla ricerca di luoghi (o spots se volessimo chiamarli in inglese) che avessero un tratto distintivo e affascinante. Beh, a Roma, sembra non ci si possa lamentare, almeno a quanto dicono e mostrano sui siti internet:

http://www.caffeletterarioroma.it/ in zona Piramide/Garbatella (Via Ostiense)

http://www.mangiaparole.it/  in zona Furio Camillo 


Al Caffè letterario ci sono 900 mq di spazio espositivo suddiviso fra caffè, biblioteca (del circuito biblioteche di  Roma), libreria, spazi espositivi e tanto altro ancora.

Da Mangiaparole si mangia, si legge, si comprano libri, si assiste ad eventi e altre iniziative. Servono anche cibi genuini e vini particolari - in attinenza con la letteratura scrivono- .  

Non resta che andare a visitarli e tastare con mano la bontà di ciò che ci raccontano! (Fatemi sapere se già li conoscete ok?)

P.S. Un appunto sui due siti internet lasciatemelo fare! 
I due siti sono estremamente differenti, il primo è estremamente piacevole alla vista; allo stesso tempo non è pesante, l'aspetto grafico è ben curato.
Il secondo... beh, non mi sembra così allettante al primo impatto; per fortuna poi il menù è chiaro e si naviga facilmente tra le pagine ma va migliorato, senza dubbio alcuno!!!

Un bacio sincero.